La festa più antica di Finale è l’Ascensione che si svolgeva in modo semplice: in mattinata si celebrava la Messa Solenne e nel tardo pomeriggio si svolgeva la Processione Eucaristica. Questa, partendo dal’unica chiesetta, allora esistente, attraversava la via Marine (oggi Lungomare Marco Polo), girava per il Palazzo (via Luigi Einaudi) e percorrendo la Nazionale (via Libertà), ritornava in chiesa dalla Torre.
Erano presenti le bancarelle che vendevano noccioline e giocattoli. Nel pomeriggio si svolgevano giochi popolari come: “A’ ntinna a mari” (l’antenna a mare), “A’ ruttura i pignati” (la rottura della pentole), il tiro alla fune, la corsa coi sacchi. Il palo insaponato dell’’antenna a mare era fissato allo Scoglio Grande, sulla cui estremità era posta una bandierina che doveva essere presa dai concorrenti senza cadere in acqua. I partecipati all’antenna a mare avevano il diritto di disputare gli altri giochi, compresa la rottura delle pentole che, fissate ad una corda tesa, i concorrenti bendati, dovevano individuare e rompere, tramite un bastone, vincendo così i premi contenuti all’interno di ognuno di esse. La giornata della festa veniva allietata dalle note della banda musicale di Pollina che si esibiva anche sul palco la sera. La festa si concludeva coi fuochi d’artificio.
Tutto ciò durò fino al 1952, anno in cui mons. Cagnoni, vescovo di Cefalù, regalò alla borgata di Finale (non ancora Parrocchia) una statua della Madonna della Lettera. Da allora nel giorno dell’Ascensione, fu festeggiata anche quella della Madonna: in mattinata, veniva celebrata la Messa Solenne dell’Ascensione con la benedizione del mare, con il SS. Sacramento nel piazzale antistante la chiesa; nel pomeriggio, dopo i vari giochi, si portava in processione la statua della Madonna della Lettera. Poiché il diritto canonico, proibisce la celebrazione di due feste nello stesso giorno, si stabilì di separare le due feste. Così si decise di festeggiare l’Ascensione nel giorno previsto nel calendario liturgico, e la Madonna della Lettera nel giorno della natività di Maria, l’8 settembre. In seguito fu anticipata al 1 settembre e infine alla seconda domenica di agosto, come al giorno d’oggi.
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