Tra le tradizioni ricorrono le feste patronali: a Pollina la festa di San Giuliano, a Finale la festa della Madonna della Lettera. Il culto di San Giuliano a Pollina è molto antico ma si hanno notizie solo a partire dal 1613 quando venne donata la reliquia di San Giuliano Martire, successivamente nel 1624 fu donata la reliquia di San Giuliano primo Vescovo di Le Mans che consisteva in una parte dell'osso secondo della gamba del Santo.Di questo Vescovo non si evince l'epoca in cui visse, siamo a conoscenza dell'origine romana di casa patrizia. Fino al 1818 la festa si svolgeva il 27 gennaio ma tenendo conto di due fattori importanti, ovvero evitare la stagione invernale per il freddo ed evitare quella estiva in cui il popolo era dedito all'agricoltura, fu spostata al 10 maggio.
Dal 1979, in seguito ad un referendum popolare, ad oggi la festa si svolge la seconda domenica di luglio e i due giorni precedenti (venerdì e sabato). L'apertura della festa è segnata dalla traslazione del simulacro dalla chiesa di San Giuliano alla chiesa madre.Degna di rilievo è la processione del secondo giorno che consiste in un percorso campestre durante il quale il santo viene portato in contrada San Francesco per benedire i campi.
Il santo viene portato da circa una ventina di portatori che indossano un costume tradizionale: camicia bianca a manica lunga, gilè e pantaloni di velluto nero fasciati da una sciarpa di seta variopinta annodata dietro la schiena "cinceddra", infine calze nere di cotone lavorate a mano. Durante la processione esternano la loro devozione con la tradizionale frase" e gridamu ccu bona fidi, grazia San Giulianu". Affascinate è la processione della domenica mattina conosciuta come "a prucissioni da farina" , che è una festa propiziatoria retaggio di antiche usanze contadine. E' caratterizzata da una lunghissima sfilata di fedeli che portano grossi ceri e doni in denaro.Nella processione vi sono anche asini e muli parati insieme a devoti ornati con costumi tradizionali.