Chiesa Madre Maria Ss. della Lettera
Con il crescere della popolazione, la curia diocesiana ha dato l'incarico all'architetto Pasquale Culotta di preparare il progetto della nuova chiesa e dei locali annessi. Il progetto risale al 1960 ma i lavori iniziarono soltanto nel 1983. Lo stile dell’ architetto si ispira a Frank Lloyd Wright nella costruzione del complesso parrocchiale per l’uso di forme primarie che riflettono la ricerca sull’architettura liturgica nei primi anni della trascrizione del Concilio Vaticano II (1962). Il 5 novembre 1988 il vescovo Rosario Mazzola ha consacrato la nuova chiesa di Finale con il titolo di Maria SS. della Lettera. Il campanile, costruito in seguito, è dotato di due campane di bronzo, elettrificate, un orologio da torre e in cima vi è una croce in ferro. L'ampiezza complessiva della chiesa è di 365 mq. All’ interno della chiesa vi è il Crocifisso in legno di ignota fattura; nel 2015, in seguito alla ristrutturazione interna della chiesa, il crocifisso è stato restaurato e la croce in legno è stata sostituita con una in ferro. Altra opera principale è il quadro della Madonna della Lettera di ispirazione bizantina cinqueseicentesca ed è la copia dell’affresco presente nella cattedrale di Palermo.
Finale, in passato faceva parte della provincia di Messina quando la famiglia Moncada favorì la realizzazione di numerose copie del quadro e quindi grazie alla parantela con i Ventimiglia si pensa che furono proprio i Moncada a regalare una copia del quadro al Marchese di Geraci. Inoltre Finale dopo il 1815 appartenne agli eredi Moncada e da qui si spiega il culto della Madonna della Lettera, culto che gli stessi Moncada esercitavano a Messina e provincia. All’interno della Chiesa si trova un confessionale moderno, in legno, con due cabine, un fonte battesimale in marmo bianco, un organo a canne, un tabernacolo in metallo, un altare in marmo, regalato dalla cattedrale di Cefalù.