Le Madonie, costituiscono in Sicilia e nel bacino del Mediterraneo uno dei territori più interessanti per la straordinaria ricchezza biologica per la diversità delle forme di vita degli ecosistemi naturali e non ultimo per la ricchezza di specie coltivate presenti all’interno dei sistemi agricoli tradizionali. Il paesaggio madonita, pur segnato dalle millenarie attività agro- silvo- pastorali, presenta oggi tratti paesaggistici del tutto peculiari in cui si fondono armonicamente gli elementi naturali con gli agrosistemi tradizionali. La Sicilia, ed in particolare le Madonie, sin dal VII secolo a. C. è stata interessata da varie denominazioni ( fenicia, greca, romana, araba, normanna, etc.) che hanno contribuito all’introduzione di diverse specie arboree da frutto.
In tale contesto l’olivo, pianta principe degli agrosistemi siciliani, può essere considerato l’albero simbolo per eccellenza della civiltà e del paesaggio del mediterraneo. Testimonianze della mitologia, della storia e della letteratura attestano la grande importanza dell’olivo; in Grecia era sacro ad Atena ed era considerato simbolo di forza intellettuale, di conoscenza, di purificazione, di fertilità, e di energia vitale potendo raggiungere parecchi secoli di vita. Nell’ambito del Mediterraneo, l’olivo, è stata una delle prime piante da frutto ad essere addomesticata tra il 3.500 e il 3.700 a.C. in Sicilia ed in particolare sulle Madonie l’olivo è stato impiantato fin dove le condizioni climatiche del territorio lo consentivano ( circa 900 m l.sm.) diventando così l’albero che ha caratterizzato uno dei più espressivi paesaggi delle Madonie. È proprio in questi contesti agricoli insistano ancora a tutt’oggi numerosi “monumenti” della natura che, con le loro particolari forme e straordinarie dimensioni testimoniano con forza ed inconsapevolmente, il trascorrere dei secoli e il succedersi delle generazioni umane. Ogni albero monumentale, pertanto, è uno scrigno di storia, cultura e biodiversità capace quindi di raccontare le vicissitudini del luogo e dei popoli e delle tradizioni contadine. La conoscenza degli alberi monumentali nel territorio di Pollina, riveste pertanto, notevole interesse ai fini culturali, scientifici, ambientali ed inoltre assume notevole rilevanza anche sotto l’aspetto del turismo naturalistico potendo rappresentare la meta o sicuramente una delle maggiori attrazione di itinerari naturalistici.
Questi “ patriarchi verdi” infatti possono costituire da soli il motivo di una escursione, dato che hanno sempre qualcosa di speciale da offrire e da raccontare: la memoria di curiose leggende, eventi storici che li rendono unici e suggestivi e inoltre, sono sicuramente apprezzabili da tutti le loro dimensioni e le forme maestose unici ed irripetibili. L’osservazione diretta di piante così vetuste, contribuisce ad incrementare e migliorare l’approccio dei giovani con la natura e con le problematiche connesse alla conservazione della biodiversità in tutti i suoi aspetti. I grandi alberi, per la molteplicità degli interessi e dei valori che racchiudono, possono essere considerati beni monumentali unici ed irripetibili e rappresentano pertanto, un peculiare aspetto delle tradizioni contadine, della cultura di un popolo che deve essere tutelato, gestito e valorizzato alla stessa stregua dei monumenti in pietra, presenti all’interno dei centri storici.
Pippo Di Noto