Nel XVI secolo, per volontà di Giovanni II Ventimiglia, la torre di Pollina fu concessa a Francesco Maurolico, grande scienziato Pollina, umanista messinese, inventore: è lo studioso che con il "quadrato geometrico" correggeva sulle "tavole alfonsine" le coordinate delle stelle, perché questi con tranquillità potesse accudire ai suoi studi astronomici. La torre del Maurolico, risale all’epoca del dominio degli arabi (900 – 1000 d.C.) ed è così chiamata perché utilizzata come osservatorio astronomico proprio da Maurolico dal 1548 e 1550, ospite del Marchese Giovanni II Ventimiglia.
Viene considerata la prima Specola siciliana; grazie alle osservazioni dello scienziato, furono corrette le Tavole Alfonsine, calendario in uso fin dal Duecento. In quell’occasione le stanze superiori della torre furono riadattate in modo da agevolare l’osservazione delle stelle e dei pianeti. La torre è stata notevolmente danneggiata dal tempo, dagli agenti atmosferici e dal terremoto del 26 giugno 1993. Si possono ancora vedere molte feritoie e un arco, che costituiva l'antico ingresso al castello, nei resti della cerchia delle mura antiche.
Da qualche anno il Comune di Pollina ha avviato progetti di riqualificazione della torre, promuovendo il progetto “Torre di Pollina, rugiada di stelle”, che punta a dotare la torre di un allestimento multimediale e della dotazione di attrezzature per l’osservazione del cielo, sviluppando azioni che mirino alla divulgazione scientifica e ad attrarre sempre più visitatori e appassionati di astronomia. Alla volontà di ripristinare un bene in disuso si ricollega anche l’organizzazione del Festival della Scienza “Cosmographiae” che si svolgerà ad agosto nel 2016.
Il progetto “Torre di Pollina, rugiada di stelle” è in corso e la torre-museo è stata inaugurata il 25 giugno 2016.